L'associazione APAB è un'agenzia formativa accreditata dalla Regione Toscana, dalla Regione Sicilia e dalla Regione Sardegna. Opera dal 1994 sulle tematiche dell'ecologia e ambiente, dell'agricoltura, del turismo e valorizzazione del territorio, della cura alla persona e dell'alimentazione e made in Italy, delle arti visive. Interviene attivamente nell'area del disagio, della legalità e dell'inclusione.

Dal 1996 opera nel sistema carcerario regionale, per il quale ha realizzato diversi progetti, sia di formazione, sia di riqualificazione e conversione delle aziende agricole. Ha collaborato a progetti che l’Amministrazione del Ministero della Giustizia ha realizzato per la qualificazione e sostegno delle detenute e detenuti, finalizzati all’inserimento lavorativo. In collaborazione con Regione toscana ed ARSIA ha contribuito alla realizzazione della Guida per l’inserimento lavorativo di detenuti in agricoltura - Conoscenze utili per le aziende agricole.

Dal 2011 ha avviato una cooperazione con il Centro Giustizia Minorile per la Toscana e l’Umbria  e con l'Istituto Penale Minorile di Firenze attiva e proficua ancora oggi, con la sperimentazione di progetti di formazione al lavoro rivolti ai giovani a rischio esclusione sociale. Intervenendo attivamente nell'area del disagio, della legalità e dell'inclusione sociale, APAB ha creato un modello innovativo basato sull’erogazione di una formazione qualificata per giovani sottoposti a provvedimento penale. Il carattere innovativo del modello di APAB risiede nella creazione di opere utili per la cittadinanza di enorme valore sociale, poiché realizzate da giovani in difficoltà, bisognosi di riscattarsi con la cittadinanza stessa; si citano a titolo di esempio le aiuole verdi in piazza Beccaria, la parete verticale alla Leopolda, le Bugs Hotel alle Cascine, le panchine educative in piazza Galileo.

Dal 2015 in partenariato con l'Associazione Aleteia porta avanti il progetto MeF Mediazione Attività Riparative e Formazione, finanziato dalla Fondazione CR Firenze e sostenuto dall'UIEPE e dal Comune di Firenze. Il progetto prevede l’impiego di una metodologia integrata di mediazione, riparazione e formazione di soggetti in esecuzione di pena, attraverso percorsi riparativi che portino ad una responsabilizzazione della persona e di conseguenza ad una possibile diminuzione della recidiva.