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Paim
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PAIM nasce nel 1992 e rapidamente accresce la sua compagine societaria, arrivando nel 2020 ad avere più di 600 addetti, suddivisi tra soci lavoratori, dipendenti e collaboratori.
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Abitare sociale, Ascolto e Accoglienza, Assistenza, Educazione e Formazione, Iniziative culturali, Inserimento e avviamento al lavoro, Prevenzione e Informazione, Riabilitazione, Supporto psicologico, Sviluppo autonomia personale
Adulti, Anziani, Detenuti, Donne, Famiglie, Giovani, Minori, Persone con disabilità, Persone vittime di dipendenza, Scuole
Pisa
01049580499
Via Sant'Antioco 72-74 Cascina (PI)
050779151
01399760501
01019580499

Paim Cooperativa Sociale, iscritta alla sez. A dell’Albo Regionale delle Cooperative Sociali, nasce nel 1992 con lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità, la promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini, in un’ottica di sviluppo e di innovazione.

Paim conta ad oggi un organico di circa 600 lavoratori qualificati e specializzati, svolge attività di progettazione ed erogazione di servizi socio-assistenziali, sanitari ed educativi, dove la persona è sempre “al centro” del proprio agire, in una cultura di cittadinanza e di welfare, capace di rispondere a scenari in continuo mutamento.

Nel predisporre la sua idea progettuale, nell’ambito dei servizi alla persona, Paim Cooperativa Sociale si è contraddistinta nel suo operato attraverso principi fondati su valori quali:

  • centralità della persona;
  • territorialità;
  • efficienza ed efficacia del sistema gestionale;
  • correttezza e trasparenza nei rapporti negoziali;
  • attenzione ai bisogni ed alle aspettative degli interlocutori interni ed esterni.

Il patrimonio di esperienza e professionalità della Cooperativa, inoltre, ha reso possibile la costituzione di sinergie e di reti di promozione e protezione sociale anche attraverso la collaborazione con Consorzi, Comuni, Aziende Sanitarie Locali, Scuole, ASP (ex IPAB), Associazioni di volontariato e Università.

Paim, per le attività che svolge, si trova quotidianamente a gestire ospiti con esigenze e problematiche che richiedono l’impiego di risorse umane, materiali e professionali dedicate, tali per cui, grazie alle numerose collaborazioni attive, si è dato vita, dal Gennaio 2008, ad un Comitato Scientifico - presieduto dal Prof. Paolo Miccoli (Prof. Ordinario presso il Dipartimento di Patologia Chirurgica) - che conta la presenza di affermati professionisti di eccellenza, esperti in vari settori di intervento che spaziano dall’ambito sanitario a quello universitario, con la finalità di contribuire al miglioramento della qualità dei servizi offerti.

Paim è impegnata fortemente nel processo verso una nuova cultura di governance, in cui gli strumenti fondamentali per la realizzazione dei servizi sono:

  • la dotazione di un curato sistema gestionale per la qualità, certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001:2015,
  • un sistema di gestione della sicurezza e salute sul lavoro, verificato e risultato conforme ai requisiti di OHSAS 18001:2007,
  • un sistema di gestione ambientale secondo la certificazione UNI EN ISO 14001-2015,

(Scopo delle suddette certificazioni: Progettazione ed erogazione di servizi socio sanitari, assistenziali, educativi per prima infanzia, anziani, portatori di handicap, soggetti psichiatrici erogati in regime residenziale, semiresidenziale e territoriale)

un sistema di gestione di Paim secondo la certificazione UNI 10881:2013 (Scopo della certificazione: Progettazione ed erogazione di servizi socio sanitari in regime residenziale rivolti agli anziani).

Altro strumento essenziale è l’Accreditamento Istituzionale, che la Cooperativa ha conseguito per tutte le sue strutture e servizi erogati.

Attraverso la gestione in proprio o per Enti pubblici e privati, Paim nel suo operato conta numerosi servizi per le aree di competenza (area infanzia/minori, area disabilità, area anziani, area salute mentale, area servizi territoriali):

  • SERVIZI SEMI-RESIDENZIALI, che assicurano attività socio-sanitarie/educative dirette a gruppi di persone (ad esempio soggetti disabili, prima infanzia, minori, soggetti psichiatrici, anziani) nelle ore diurne e per più giorni alla settimana (di norma dalle 8:00 alle 18:00 per sei giorni a settimana).
  • SERVIZI RESIDENZIALI, che assicurano attività socio-sanitarie/educative dirette a gruppi di persone (ad esempio soggetti disabili, prima infanzia, minori, soggetti psichiatrici, anziani) per le 24 ore e per tutti i giorni dell’anno.
  • SERVIZI TERRITORIALI, generalmente svolti al domicilio dell’utente o in strutture del territorio.

 

Paim, che oggi vanta un organico di circa 600 persone tra soci lavoratori, dipendenti e consulenti, qualificati e specializzati, nasce come Cooperativa sociale di tipo “A” nel 1992.

Attivando forme di partecipazione civile la Cooperativa ha inteso avvicinare benessere comune e mercato.

Dotata di risorse valoriali (la centralità della persona, la solidarietà, l’etica d’impresa, il rispetto dell’ambiente, etc.) Paim è in grado di gestire al meglio la qualità di processo e di prodotto per diventare promotrice del passaggio dalla qualità totale alla qualità sociale.

Paim svolge attività di progettazione e gestione di servizi sanitari, socio-sanitari ed educativi perseguendo l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale del cittadino.

Forte carica valoriale, forte consenso sociale dovuto alla qualità e all’impatto occupazionale, capacità di relazione con le persone, territorialità e qualità del servizio sono i principali punti di forza della Cooperativa, che è divenuta di fatto punto di riferimento per la progettazione e l’attuazione di politiche sociali inserendosi in forma continuativa e capillare tra le reti istituzionali e sociali presenti sul territorio.

Paim stima e considera estremamente importante che la storia ed il volto della comunità si possa disegnare oltre che con l’efficienza e l’efficacia dei servizi, anche e soprattutto nel modo con cui si accolgono e trattano le persone. Nello stesso modo è essenziale, per raggiungere questo obiettivo, che ci sia nel lavoro e nella vita di tutti i giorni il senso profondo ed il rispetto per i bisogni individuali e collettivi, educando ed educandoci ad una nuova coscienza civica.

La Cooperativa Sociale Paim pone al Centro dell’attenzione il passaggio da logiche di costo a pratiche di investimento sociale per riqualificare la spesa di welfare e potenziarne l’impatto sociale.

«Raccogliere e redistribuire», le idee guida che hanno ispirato il welfare redistributivo, sono state innovative nei contesti storici e sociali in cui sono nate e in cui sono state implementate. In una realtà complessa come quella attuale sono inadeguate e superate.

Per questo, Paim si impegna a studiare e ricercare per sviluppare un welfare che sia in grado di rigenerare le risorse già disponibili, responsabilizzando le persone che ricevono aiuto, al fine di aumentare il rendimento degli interventi delle politiche sociali a beneficio dell’intera collettività, e puntando sull’innovazione delle risposte e non solo sul loro efficientamento.

INFANZIA

Le relazioni sociali, come risulta dalle più recenti ricerche di psicologia dell’età evolutiva, sono alla base dello sviluppo complessivo della personalità dei bambini perché favoriscono processi di socializzazione ed individualizzazione. Il bambino del nostro tempo è un soggetto attivo e competente, frutto dell’interazione del suo patrimonio biologico individuale e delle esperienze che vive fin dalla nascita nel suo ambiente socio- culturale e familiare.
E’ tenendo presente ciò che pensiamo e progettiamo servizi per l’infanzia con un'Intenzionalità educativa, una Coscienza per l'infanzia, e uno Stile pedagogico che incontra il bambino partendo dall'esperienza che vive, dalle emozioni che sente, dalle infinite possibilità che può maturare se gli ambienti e le attività programmate sono ricche di stimoli espressivi, logici, ludici ed esplorativi.
Da qui la consapevolezza che le strutture educative possono e devono essere luoghi non solo di cura, ma opportunità di apprendimento diffuso e capillare con i sistemi di appartenenza dei bambini (famiglia, territorio, rete formativa e scolastica..ecc).

AREA DISABILITÀ

Nell'approccio sistemico relazionale -l'attenzione alla soggettività, all'unicità del singolo implica l'attenzione alla sua rete di relazioni. Il cambiamento non è visto unicamente come un fattore soggettivo, disconnesso dalla rete di relazioni in cui la persona è inserita, ma qualcosa di dipendente da una molteplicità di fattori interattivi, quali ad esempio lo scopo intrinseco del sistema, le funzioni dei singoli componenti in relazione allo scopo stesso del sistema, le diverse interazioni del sistema con altri sistemi adiacenti, in una complessità crescente e molto articolata".- (A. Ricci). Alla luce di quanto appena descritto riteniamo che l’approccio sistemico relazionale sia il più efficiente per comprendere e risolvere i problemi posti dalla disabilità.
Nell'ottica sistemica-relazionale non vengono affrontati solo l'istanza della riabilitazione, l'impegno dell'assistenza al soggetto disabile e alla sua famiglia e l'inserimento socio-lavorativo mirato, ma viene colto un aspetto molto più importante e significativo per la persona disabile, ovvero, il riconoscimento di una sua specifica identità, basata non tanto sulle abilità o disabilità bensì sull'essere profondo, comune a tutti, al di là della categoria della normalizzazione.

AREA SALUTE MENTALE

Da sempre la persona affetta da malattia mentale è vittima di emarginazione sociale a causa di pregiudizi. Non condividendo assolutamente questo stigma il centro del nostro obiettivo è la persona con le proprie esigenze e i propri bisogni, per questo il percorso riabilitativo personalizzato è una ricerca continua per rispondere a quel singolo che è unico ed irripetibile. Il nostro intento è promuovere percorsi riabilitativi individualizzati intesi come progetti in itinere tesi al raggiungimento di una risposta che è data dalla domanda dell'utente investendo e collaborando unitamente e fattivamente con tutte le realtà (associazioni sportive, circoli ricreativi, parrocchia, etc..) della comunità locale , comunità che assume a tutti gli effetti un ruolo attivo e partecipato nella vita dei nostri utenti.

 

AREA ANZIANI

Le analisi più avvalorate in tema di anzianità parlano della necessità di adottare un approccio ‘ciclico’ allo studio dell’invecchiamento, evitando di rapportarsi alla terza e alla quarta età in termini dicotomici, come ultima fase di vita separata dall' antecedente vissuto. Questa fase della vita invece è il risultato delle fasi precedenti, a loro volta espressione di vissuti educativi, professionali, culturali che incidono sul modo in cui la vecchiaia sarà vissuta.
Attraverso il lavoro fondamentale di /una rete con le varie risorse formali ed informali presenti sul territorio il nostro intento è lo sviluppo di progetti comuni e condivisi proprio per garantire alle persone anziane di ottenere risposte in grado di migliorare la loro qualità di vita e in un'ottica di prevenzione, offrire interventi necessari per rispondere in modo concreto, adeguato e immediato al loro bisogno di quotidianità.