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Ascolto e Accoglienza, Educazione e Formazione, Iniziative culturali, Inserimento e avviamento al lavoro, Prevenzione e Informazione
Detenuti, Famiglie
90012090479
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Via di Mezzo 39R, Firenze
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L'Associazione è attiva a Sollicciano con progetti all’interno e all’esterno del carcere per il reinserimento dei detenuti nella società. Quotidianamente i nostri volontari costatano la negazione dei diritti umani e di cittadinanza: in carcere manca tutto, lo spazio minimo di sopravvivenza, le condizioni igieniche elementari, il diritto alla salute, solo una minima parte dei detenuti lavora e va a scuola. I nostri volontari, instaurano con i detenuti un rapporto che va dagli aiuti materiali, alla richiesta di contatti con gli avvocati e con i parenti, all’ascolto della loro quotidiana sofferenza.

 

 

La nostra associazione svolge attività di volontariato nel carcere di Sollicciano a partire da colloqui con detenuti/e.

I nostri volontari, che hanno seguito un corso di formazione, instaurano con i detenuti e con le detenute un rapporto che va dagli aiuti materiali (soldi per telefonare a casa o per qualche genere alimentare, vestiti, francobolli, occhiali da vista); all’informazione sui loro diritti; alla richiesta di contatti con gli avvocati; alle telefonate con i parenti spesso lontani, molto lontani da Firenze e dall’Italia; all’ascolto della loro quotidiana sofferenza, dei loro sbagli, della loro volontà di riscatto, dei racconti di amori perduti e di amori che nascono.

Stiamo portando avanti alcuni progetti che interessano il carcere di Sollicciano e i suoi rapporti con la città. In particolare:

1 – LA POESIA DELLE BAMBOLE: bambole di stoffa prodotte nei due laboratori (interno, esterno). Progetto che coinvolge annualmente circa 15 donne a Sollicciano e 2 all’esterno. Le detenute creano le bambole seguendo il metodo pedagogico di Rudolf Steiner, basato sulla tripartizione dell’uomo in corpo, anima e spirito (volontà, sentimento e pensiero). Le bambole sono fatte interamente a mano, utilizzando solo materiali naturali e seguendo le regole precise del percorso pedagogico. http://www.lapoesiadellebambole.it

Le donne attualmente impiegate presso il laboratorio esterno sono assunte con contratto/borsa lavoro grazie al finanziamento dell’otto per mille della Tavola Valdese e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. L’Ente Cassa di Risparmio di Firenze finanzia le spese per i materiali dei laboratori interno ed esterno al carcere, per partecipare a mostre e fiere, per la nostra collaboratrice impiegata nel laboratorio a Sollicciano e parte delle spese di segreteria.

2 – EDUCARE CON GLI ASINI: tre detenute si prendono cura di due asinelle ospitate nell’asineria installata nell’area verde del carcere femminile di Sollicciano, seguite da una formatrice esperta. Il progetto, oltre alla formazione delle detenute, vuole creare animazione con gli asini e costruire ponti con l’esterno nella prospettiva di incontrare asili, scuole elementari e feste locali.

3 – PROGETTO BRUNO BORGHI: per la formazione dei volontari e la creazione di borse lavoro per ex detenuti. Ad oggi la copertura economica del progetto è garantita principalmente con i fondi otto per mille della Chiesa Valdese (Unione delle chiese metodiste e valdesi), e dal cinque per mille.

4 – VOCI DA DENTRO: è un progetto che intende fare informazione sulle condizioni carcerarie, promuovendo incontri con le scuole che permettano agli studenti di conoscere la realtà del carcere attraverso le esperienze di volontari e di detenuti/e. E’ disponibile il nostro sito internet, http://www.asspantagruel.org , spazio rivolto a le persone interessate a incontrare la realtà del carcere attraverso la voce diretta di chi ci deve vivere (poesie, racconti, testimonianze, lettere, denunce, storie di vita). Nel sito è presente una sezione con scritti provenienti esclusivamente dal carcere di Sollicciano.